- 1 Modelli, vantaggi e svantaggi
- 2 Funzionamento e utilizzo
- 3 Comandi e funzioni
- 4 Caratteristiche: tessuti, sistema di fissaggio, zone differenziate
- 5 Consumi
- 6 Consigli utili all'acquisto
- 7 Controindicazioni all'uso
- 8 Manutenzione
- 9 In sintesi, i fattori da tener presente al momento dell'acquisto
Se l’inverno è in arrivo, allora non c’è altro desiderio che rifugiarsi la sera in un bel letto caldo. Verrebbe da pensare che ci siamo rammolliti, che l’agio e i comfort delle nostre case ci abbiano reso fiacchi, ma è da più di un secolo che utilizziamo strumenti per scaldare il letto e le coperte, che infiliamo tra le lenzuola contenitori di ferro, rame o terracotta riempiti di brace ardente, prima di andare a dormire.
Circa quarant’anni fa tali strumenti si sono evoluti e sono arrivati nelle nostre case gli scaldaletto elettrici e le termocoperte. Ma che differenza c’è tra scaldaletto, scaldasonno e scaldamaterassi? L’unica differenza tra termocoperta e scaldaletto o coprimaterasso termico è che quest’ultimo va collocato tra il lenzuolo e il materasso e la termocoperta sostituisce le normali coperte; entrambi hanno una resistenza interna che permette la diffusione del calore. In verità il termine scaldasonno è stato inventato da una delle marche leader nel settore, la Imetec, ed è un marchio registrato. Invece il termine termocoperta sta a indicare il sostituto delle coperte di lana o dei piumoni.
Tutti questi prodotti ti permetteranno di eliminare umidità e freddo dal tuo letto, agevoleranno la tua distensione muscolare e saranno ottime alternative alle borse d’acqua calda e agli scaldini.
Modelli, vantaggi e svantaggi
In commercio ci sono modelli per ogni esigenza: per letti singoli, matrimoniali o a una piazza e mezza; con un lato di lana e uno di cotone, oppure colorati in poliestere o impermeabili. Tutti i modelli sono provvisti di un comando di controllo o interruttore, per la regolazione della temperatura: dai più semplici con due regolazioni, ai più sofisticati con diversi livelli di calore, la possibilità di differenziare per zone e un doppio termostato.
La scelta tra coprimaterasso elettrico e termocoperta è a seconda delle preferenze di ognuno, ma ci sono degli elementi da valutare: lo scaldaletto si stropiccia di meno, essendo inserito tra materasso e lenzuola, e quindi il suo danneggiamento è minore; il calore rilasciato resta tutto nel letto e quindi addosso; e lascia la possibilità di scegliere tra coperte e piumini da mettere sopra il letto. Una parte del calore della termocoperta viene, invece, dispersa perché si irradia verso il soffitto e ha maggiore possibilità di sgualcirsi e quindi di usurarsi più velocemente; ma dà minori problemi per quanto riguarda umidità, pulizia e eventuali macchie.
Funzionamento e utilizzo
Le termocoperte e gli scaldaletto sono formati da diversi strati, al cui interno è presente una resistenza che produce calore. Si collegano alla corrente elettrica tramite una semplice spina. La loro potenza è compresa tra i 50 e i 150 W. E i più recenti hanno un sistema di sicurezza che controlla lo spegnimento, nel caso di dimenticanza, e l’isolamento in caso di sovraccarico o cortocircuito, per prevenire incendi, rischi di scosse elettriche o altri imprevisti.
Sono semplici da utilizzare: bisogna stenderli sul letto evitando che facciano pieghe, che potrebbero danneggiare i fili elettrici interni, e accenderli qualche minuto prima di coricarsi. Per evitare che il corpo si scaldi troppo, o per possibili rischi elettrici o fisici legati ai campi elettromagnetici creati dagli apparecchi, scaldaletto e termocoperte andrebbero spenti quando si entra nel letto.
Comandi e funzioni
Lo scaldaletto o la termocoperta si regolano attraverso un comando, detto commutatore. Su uno scaldaletto singolo si trova un solo commutatore, mentre nei modelli matrimoniali se ne possono avere anche due, per poter permettere a ognuno di scegliere la temperatura a proprio piacimento.
Le diverse funzioni di uno scaldaletto sono variabili in base al modello: i più costosi sono più accessoriati, mentre i più economici potrebbero essere totalmente privi di funzioni. Le funzioni più comuni in commercio sono:
- regolazione della temperatura
- riscaldamento veloce
- timer
Ad oggi la possibilità di regolare il calore è una funzione standard, presente su tutti i modelli. I livelli possono andare da un minimo di due fino alla decina e si regolano con un semplice selettore. Nel caso in cui sia presente un display, allora è possibile stabilire la temperatura precisa e in taluni casi anche differenziare il calore per zone.
La velocità di riscaldamento dipende dal wattaggio, ma con la funzione di riscaldamento veloce si possono ridurre fino alla metà i tempi, che di solito variano dai 10 ai 30 minuti circa.
Il timer ha due funzioni: lo spegnimento automatico e l’accensione programmabile. La prima funzione permette di spegnere automaticamente l’irradiazione del calore dopo un periodo di tempo determinato. In alcuni modelli tale periodo è preimpostato, in altri casi invece può essere impostato liberamente. Di più difficile reperibilità è l’accensione programmabile, funzione che permette di non dover accendere il dispositivo ogni sera tempo prima di coricarsi.
Caratteristiche: tessuti, sistema di fissaggio, zone differenziate
Lo scaldaletto si posiziona tra lenzuolo e materasso, per cui deve risultare comodo. Se non è ben disteso e ben agganciato al materasso o è di un materiale irritante il vostro sonno non avrà benefici. Ecco alcune caratteristiche da tenere presenti al momento dell’acquisto:
Il tessuto da cui è composto uno scaldaletto è una delle voci che incidono di più sul prezzo. In commercio è possibile trovare modelli in cotone, in lana o misti, in micropile, in tessuto riciclato o in poliestere.
Tra i più costosi ci sono gli scaldaletto in lana (soprattutto nel caso di lana merinos). Tale materiale è altamente isolante e mantiene il calore anche da spento. Non per forza questo è un vantaggio: potrebbe infatti essere eccessivo per coloro che vogliono trovare il letto caldo ma che non soffrono il freddo durante la notte. E’ da tenere in considerazione che i tessuti naturali sono più traspiranti rispetto ai tessuti sintetici.
In caso di allergie si consiglia di optare per tessuti anallergici e antibatterici. Questi ultimi sono anche antiodore e possono essere conservati senza il rischio che assorbano odori sgradevoli.
Gli scaldaletto hanno diversi sistemi di fissaggio. Non sempre la loro lunghezza ricopre l’intero materasso e questo può rivelarsi fastidioso per chi soffre il freddo proprio alle estremità del corpo. In tali casi, non essendoci sistemi di fissaggio adeguati, si rischi che durante la notte lo scaldaletto potrebbe spostarsi o creare delle pieghe. Si consiglia dunque di scegliere modelli che ricoprono l’intero materasso e dotati di angoli elastici per mantenere lo scaldaletto ben disteso.
Se si soffre il freddo solo in alcune zone del corpo o si vuole sollecitare col calore solo alcuni muscoli o articolazioni, si può optare per un modello con zone differenziate, di solito due o tre (piedi-busto o piedi-busto-spalle), ma in tal caso il prezzo sarà notevolmente più alto.
Consumi
Il consumo energetico di uno scaldaletto è di solito inferiore a quello del riscaldamento: con l’utilizzo di uno scaldaletto o di una termocoperta e con lo spegnimento dei termosifoni si potrebbe risparmiare fino all’8% sui consumi annuali del riscaldamento domestico.
In verità, il risparmio dipende da diversi fattori: il tipo di riscaldamento che si è scelto, le dimensioni della casa, l’assorbimento della termocoperta o dello scaldaletto e le ore di utilizzo per notte. Uno scaldaletto singolo consuma da 60 a 150 W (per un modello matrimoniale il consumo sarà doppio). Ma la potenza assorbita dipende anche da quanto calore si vuole ottenere: se si ha una casa umida o fredda sarebbe preferibile acquistare un modello con un wattaggio maggiore rispetto a chi lo utilizza in una casa riscaldata. Se si crede di usare lo scaldaletto o la termocoperta per tutta la notte sarebbe meglio scegliere un modello meno potente; se, invece, si intende utilizzarli solo per un’ora prima di coricarsi, allora si può privilegiare un modello potente, e quindi più efficace, e il dispendio in bolletta sarà molto ridotto.
Ci teniamo a ricordare che è sconsigliato tenere in funzione lo scaldamaterasso o la termocoperta per la notte intera: il campo magnetico che si genera inevitabilmente potrebbe essere causa nel lungo periodo di danni alla salute.
Consigli utili all’acquisto
Ecco alcuni suggerimenti utili per la scelta dello scaldasonno o della coperta termica più adatta alle nostre esigenze:
- accertarsi che i prodotti siano adatti al materasso per misure e materiali (ci sono controindicazioni per alcuni materassi in lattice e memory foam);
- assicurarsi che il cavo di alimentazione abbia la giusta misura (è sconsigliato l’utilizzo di riduttori e prolunghe);
- per una maggior tutela, è preferibile che ci siano sia timer che termostato (per regolare la temperatura e in caso ci si addormenti con il prodotto acceso);
- è preferibile che i comandi siano semplici da utilizzare, staccabili e lavabili;
- per le termocoperte si consiglia di verificare il peso e l’ingombro;
- per chi ha animali domestici o disturbi di incontinenza, si consigliano prodotti impermeabili e a bassa tensione;
- verificare che il prodotto abbia tutte le caratteristiche di sicurezza (sistema di blocco in caso di sovraccarico o di guasto; che abbiano il “doppio isolamento” certificato con il simbolo Classe di Protezione II; che abbia marcatura CE e che il marchio sia certificato da enti come IMQ, GS, TUV).
- verificare la presenza del libretto di istruzioni, da consultare per avere indicazioni sull’uso corretto e la sicurezza del prodotto e accertarsi che sia in lingua italiana. È importante che le avvertenze e le precauzioni all’uso siano comprese e rispettate integralmente, al fine di evitare danneggiamenti o di subire incidenti, che potrebbero rivelarsi anche gravi. Nel caso non fosse presente nella confezione o non comprendesse la lingua italiana, è possibile richiedere il libretto di istruzioni all’azienda produttrice e riceverlo così via posta o per e-mail.
- il sistema di protezione da riscaldamento è basato su un termostato che rileva la temperatura e nel caso di surriscaldamento blocca immediatamente la produzione di calore.
Controindicazioni all’uso
Trattandosi di prodotti elettrici, termocoperte e scaldaletti elettrici potrebbero essere soggetti a malfunzionamenti: i fili, da cui è composta la resistenza, potrebbero danneggiarsi o surriscaldarsi. Per tale motivo è sconsigliato l’uso per tutte le categorie di persone che potrebbero non essere capaci di gestire situazioni di rischio o di comprenderne il funzionamento: neonati e bambini, disabili, anziani non autosufficienti.
Sconsigliato l’uso anche alle donne in gravidanza. Anche se non esistono prove evidenti di danni causati al feto da campi elettromagnetici, è preferibile avere massima cautela.
Manutenzione
Quando si decide di riporre la termocoperta o lo scaldaletto, sarebbe meglio evitare di piegare eccessivamente il prodotto: si rischia di danneggiare i fili all’interno e creare così un malfunzionamento. Si consiglia di arrotolare semplicemente.
Solo alcuni tipi di prodotti sono lavabili (controllare sempre nel libretto d’istruzioni). Non usare mai la centrifuga ed evitare lavaggi a temperature troppo elevate (sia in lavatrice che a mano). Scaldamaterassi e termocoperte possono essere pulite anche con un panno umido.
In sintesi, i fattori da tener presente al momento dell’acquisto
I materiali sono importanti e ciò non vale solo per i tessuti ma anche per le componenti elettriche. Verificare sempre che ci sia il doppio isolamento e la certificazione dell’Unione Europea con la marcatura CE. Tali precauzioni servono per limitare i rischi legati al danneggiamento o ai cortocircuiti che potrebbero essere causa di infortuni più o meno gravi.
Un altro fattore da considerare è la marca. Scegliere un marchio di comprovata esperienza nel settore è di certo sinonimo di garanzia. Per scaldaletti e termocoperte c’è sempre il rischio di imbattersi in apparecchi difettosi per errori di progettazione o per l’uso di materiali non affidabili o addirittura non appropriati. In ogni caso per avere la massima certezza che il prodotto sia sicuro è necessario verificare la presenza della marcatura CE e del simbolo che certifica il doppio isolamento.
Il prezzo dipende dai materiali utilizzati, dalle funzioni presenti e dalle dimensioni dello scaldaletto o della termocoperta. Se si ha intenzione di usare tali prodotti in un ambiente riscaldato e secco e quindi solo poco prima di andare a dormire, allora si può scegliere anche un modello economico, e nel caso di uno scaldaletto anche più corto o privo di angoli elastici. Se, invece, la casa dovesse essere fredda o particolarmente umida, allora si consiglia di scegliere un modello più potente, con diverse funzioni e di alta qualità, da poter utilizzare anche tutta la notte senza rischi o problemi di funzionamento. Per un modello singolo il prezzo può andare dai 20 agli 80 euro circa, mentre per un matrimoniale si può raggiungere un prezzo di circa 200 euro.