Termocoperte e sicurezza: le coperte elettrice sono sicure? Ci sono rischi e pericoli?

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All’arrivo dell’inverno, il nostro corpo ne risente e potrebbe manifestare una serie di sintomi, a volte molto fastidiosi o addirittura dolorosi. A causa dello sbalzo termico, freddo e umidità possono accentuare infiammazioni articolari, fibromialgie, nevralgie e sciatalgie.

L’antico rimedio delle nonne era uno scaldaletto, composto da una struttura arcuata in legno e ferro (detta “prete”) che si infilava tra le lenzuola per tenerle sollevate e permettere la diffusione del calore e da un contenitore (detto “monaca”), in rame, terracotta o ferro, in cui si mettevano le braci e la cenere del camino, che servivano per assorbire l’umidità e rilasciare il caldo.

Al giorno d’oggi i rimedi sono cambiati. E c’è chi allo scaldasonno moderno preferisce una termocoperta, in cui avvolgersi e godersi il paesaggio innevato fuori alla finestra.

La termocoperta non è altro che una coperta, composta da diversi strati di tessuto, al cui interno si trova un filo elettrico o resistenza, in grado di produrre calore e diffondere un piacevole tepore. Un prodotto salvifico per tanti, ma che se non utilizzato in maniera corretta, potrebbe comportare pericoli per la salute.

Da anni ormai circolano in rete e sulle riviste una serie di miti e di leggende attorno alle termocoperte, ma sono più di trent’anni che questo prodotto è in circolazione e gli incidenti registrati sono in numero davvero esiguo, mentre i benefici legati al suo utilizzo sono diversi.

Benefici

Le termocoperte garantiscono che il microclima che si forma tra la pelle e il tessuto sia sempre asciutto, grazie al calore prodotto. I benefici ricevuti dal loro utilizzo sono diversi:

  • miglior respirazione della pelle, dato che i materiali con cui sono prodotte sono traspiranti, agevolando così una rapida espulsione  dell’umidità prodotta dal corpo;
  • riduzione della formazione di acidi grassi nei tessuti adiposi;
  • miglior grado di ossigenazione nel sangue;
  • miglior circolazione del sangue;
  • riproduzione più rapida delle cellule sane;
  • rafforzamento del sistema immunitario;
  • eliminazione di tossine dal corpo;
  • diminuzione dei dolori articolari e muscolari: il rilascio di calore costante permette una maggior affluenza sanguigna alla muscolatura, agevolando il rilascio delle tensioni accumulate durante il giorno;
  • giovamento per persone affette da artrite o fibromialgia: il numero di soggetti affetti da tali patologie è più elevato di quello che si pensa (in Italia il numero complessivo è di circa 7 milioni di individui). Nei casi meno estremi, in cui cioè non si sia in presenza di infiammazioni acute, il dolore muscolare viene ridotto attraverso il rilascio di calore e le articolazioni acquisiscono maggior mobilità;
  • aumento della velocità di recupero da traumi o in seguito a interventi chirurgici;
  • attivazione delle molecole d’acqua nel corpo, diminuendo così la cellulite;
  • riduzione del gonfiore;
  • riduzione della crescita e dello sviluppo di  acari e batteri, diminuendo così rischi di allergie e asma;
  • riduzione di odori.
 

Rischi per la salute

Circa 10 anni fa, una rivista europea che si occupava della prevenzione del cancro ha pubblicato uno studio in cui si affermava che le termocoperte avrebbero potuto aumentare il rischio di cancro all’utero, fino al 36%, nelle donne che ne facevano un uso regolare durante l’intera notte e per lunghi periodi, almeno 20 anni.

Di certo le coperte elettriche espongono chi le usa a un basso ma costante livello di onde elettromagnetiche, ma ci si può facilmente cautelare facendo attenzione a spegnere e scollegare dalla rete elettrica il prodotto prima di coricarsi o di stenderselo addosso, o a stare ad  almeno 50 cm di distanza mentre è in funzione.

In ogni caso, oggi esistono sul mercato dei prodotti che possono definirsi sicuri. Ci sono, infatti, termocoperte che utilizzano una potenza di soli 70 watt (con bassissimi livelli di dispendio energetico, circa 1 kw ogni 14 ore di uso) e che, nonostante in entrata sfruttino la corrente di rete di 240 V, in uscita sviluppano una tensione di soli 20 V, di gran lunga inferiore alla resistenza di un qualsiasi corpo umano. Tali prodotti sono dotati di un trasformatore, posto all’interno dell’alimentatore,  in grado di ridurre la potenza di corrente e di renderla stabile e continua, in modo da non generare alcun campo magnetico.

Neonati, anziani e persone non autosufficienti

Quando si ha a che fare con un apparecchio elettrico, si deve sempre prendere in considerazione la possibilità di malfunzionamenti: la resistenza elettrica potrebbe rompersi o surriscaldarsi, provocando così incendi o danni alla persona. Proprio per questo l’uso delle termocoperte è sconsigliato per neonati, bambini, anziani non autosufficienti e per tutti coloro che, per motivi fisici o psichici, non sono in grado di gestirne o di capirne appieno il funzionamento.

Donne in gravidanza

Nonostante non ci siano prove evidenti sugli effetti dannosi dei campi elettromagnetici, anche a basso voltaggio, sui feti, sarebbe meglio rinunciare alle termocoperte nel periodo di gravidanza, oppure utilizzarle  scollegate sempre dalla rete di corrente, dopo averle fatte scaldare.

Soggetti allergici

Per coloro che soffrono di allergie è preferibile scegliere una termocoperta prodotta in tessuti anallergici e antibatterici.  Tali materiali sono di solito  anche antiodore.  Se ha la certificazione del marchio di garanzia Oeko-Tex® Standard 100,  i tessuti con cui è prodotta non permettono il deposito di polvere e acari mentre la termocoperta è in funzione.

Persone affette da diabete

Alcune persone affette da diabete perdono la sensibilità agli arti e, in caso di surriscaldamento, potrebbero non accorgersi del pericolo. Quindi più che sconsigliare l’uso della termocoperta, si suggerisce di scaldarla e di staccare l’alimentatore dalla corrente elettrica prima dell’uso.

Persone con pacemaker

In questo caso specifico non ci sono studi certi in merito alla possibile interazione tra l’apparecchio medico e le termocoperte. Alcune associazioni mediche non considerano pericoloso l’uso, ma alcuni produttori ne sconsigliano l’acquisto. In tale incertezza di dati, è meglio scaldare le termocoperte e scollegarle dalla rete elettrica, come nei casi delle donne in gravidanza e le persone affette da diabete.

Animali domestici

Si sconsiglia l’acquisto semplicemente perché alcuni animali domestici (cani, gatti, uccelli) potrebbero danneggiare o rompere i fili elettrici del sistema e causare malfunzionamenti e pericoli.

Pericoli

Le termocoperte di ultima generazione hanno raggiunto livelli di sicurezza molto elevati, dato che la tecnologia impiegata per produrli è altamente sofisticata. I pericoli derivanti dall’utilizzo, riguardo alla possibilità di incendi o di sovraccarichi di corrente, sono pressoché nulli. Ma è sempre giusto avere delle accortezze riguardo al corretto uso e riguardo all’acquisto.

Uso improprio

La maggior parte dei problemi che si sono riscontrati rispetto all’uso di termocoperte sono dovuti a un incauto utilizzo delle stesse.

I rischi maggiori si corrono se:

  • la termocoperta ha più di 10 anni di vita;
  • non è provvista della dovuta certificazione, il che implica che non è stata testata adeguatamente e che potrebbe non possedere i requisiti minimi di sicurezza previsti dalla regolamentazione europea e dalla legge italiana;
  • presenta segni di evidente usura, tra cui cavi rotti o sfilacciati, che potrebbero causare cortocircuiti o surriscaldamento;
  • la si usa nonostante il tessuto sia bagnato;
  • le si sovrappongono altre coperte, mentre è in funzione, rischiando un accumulo di caldo eccessivo;
  • la si usa come scaldaletto, posizionandola tra materasso e lenzuolo, sottoponendola così a sollecitazioni non adatte al prodotto e al tipo di resistenza elettrica;
  • la termocoperta non è stata sottoposta alla verifica di perfetto funzionamento, sia al momento dell’acquisto che all’inizio e al termine della stagione di utilizzo

Essendo un prodotto elettrico, si raccomanda sempre di non consumare bevande e di non usare borse d’acqua calda mentre l’apparecchio è in funzione.

Incauto acquisto

Le termocoperte di ultima generazione sono dotate si sistemi di controllo per limitare i rischi di incendio. Al loro interno hanno un sensore che comanda lo spegnimento immediato dell’apparecchio , in caso di cortocircuito o di surriscaldamento. Tutti i prodotti antecedenti al 2001 potrebbero esserne sprovvisti e quindi risultare più rischiosi.

Al momento dell’acquisto è bene fare attenzione a che il prodotto abbia:

  • la certificazione di protezione di Classe II, che garantisce che il prodotto è stato sottoposto a verifiche e test riguardo a conformità e sicurezza, da parte di enti autorizzati e neutrali rispetto a produttori e distributori, prima di essere messo sul mercato;
  • la marcatura CE, garanzia che il prodotto rispetti tutte le norme di sicurezza dettate dalle direttive della Comunità Europea.

Modelli e qualità

E’ bene tener presente che esistono termocoperte di diversa qualità, in relazione al loro prezzo. Le migliori sono provviste di un controller, che permette di regolare la temperatura al grado desiderato; di un timer, con il quale impostare accensione e spegnimento all’orario richiesto; di un sistema di sicurezza, che si attiva, interrompendo l’emissione di calore, nel caso di cortocircuito o di surriscaldamento; e sono prodotte con materiali naturali (lana, cotone o miste), altamente isolanti, che trattengono il calore, diminuendone la dispersione.

Manutenzione

Per una maggior durata e un corretto funzionamento, si consiglia di prestare cura particolare nel momento della conservazione della termocoperta. Si deve fare attenzione, infatti, a non creare troppe pieghe, a causa delle quali si potrebbe verificare un danneggiamento della resistenza elettrica, e conseguenti pericoli di incendi o di malfunzionamenti. Il modo migliore per conservare la termocoperta è arrotolarla, evitando di comprimerla troppo.

Lavaggio

Non tutte le termocoperte sono lavabili. Esistono dei modelli che devono essere puliti con un  semplice straccio umido, facendo attenzione a non attivare il calore prima che siano perfettamente asciutti. Per avere indicazioni precise al riguardo, leggere sempre il libretto di istruzione.

Nel caso in cui il prodotto sia lavabile, ricordarsi sempre di staccare i comandi dalla termocoperta, di lavare sempre a basse temperature e di non utilizzare mai la centrifuga, che potrebbe causare la rottura dei fili elettrici.

Consigli utili

Prima di procedere all’acquisto di una termocoperta, verificare sempre che le misure siano adatte al proprio materasso e che il filo di alimentazione sia della lunghezza giusta e che la presa elettrica (o spina) sia corretta:è sconsigliato, infatti, l’utilizzo di prolunghe e riduzioni.

Fare sempre attenzione all’ingombro e al peso della termocoperta, per evitare problemi di spazio nel momento in cui, a fine inverno, dismetterete la coperta termica e per godervi al meglio i suoi benefici e il piacevole senso di calore, senza che sentiate sul corpo una pressione eccessiva o un eccessivo calore, che potrebbe farvi sudare.

E’ consigliabile scegliere un modello che abbia comandi che permettono diverse opzioni di calore, in modo da poter sempre impostare la temperatura desiderata, e che siano semplici da utilizzare e staccabili, per consentire un adeguato lavaggio.

I prezzi variano a seconda delle dimensioni e dei materiali impiegati. Per una termocoperta singola si va da un prezzo minimo di 30 euro, in caso di materiale sintetico, e si può arrivare fino ai 300 euro, in caso di materiali naturali, anallergici e antibatterici e i sistemi di comando più avanzati tecnologicamente. Per le termocoperte matrimoniali il prezzo parte da 50 euro e può arrivare anche a cifre molto alte. Altro elemento da tener presente è il dispendio energetico o costo di esercizio: il consumo di corrente sarà più basso (fino a pochi centesimi per utilizzo prolungato per l’intera notte) quanto più sofisticato risulterà il sistema di funzionamento della termocoperta. Non sempre risparmiare al momento dell’acquisto si rivela una scelta saggia da un punto di vista di investimento economico nel lungo periodo.

Un ennesimo fattore da tener presente è la marca. Se si opta per un marchio di comprovata esperienza nel settore si hanno di certo delle maggiori garanzie riguardo al funzionamento e alla durata del prodotto (obsolescenza), evitando così il rischio di acquistare prodotti malfunzionanti o addirittura difettosi, a causa di errori di progettazione o per l’impiego di materiali non adatti o non affidabili.

Le ultime accortezze che si invita a seguire sono:

  • leggere sempre il libretto di istruzioni e seguire le indicazioni di uso e manutenzione;
  • lasciare accesi durante la notte solo i prodotti forniti di controllo termostatico e di sistema di sicurezza per surriscaldamento o incendio, altrimenti ricordarsi sempre di spegnere la termocoperta e di scollegarla dalla rete elettrica prima di coricarsi.

Se si seguono le semplici indicazioni sopra menzionate unite ad una buona dose di buon senso, l’uso delle termocoperte può definirsi sicuro e si potrà godere di tutti i benefici che il calore ha sul nostro corpo e sulla qualità del nostro sonno.

Dal 2004 non faccio altro che scrivere. Scrivo racconti, scrivo di arte, scrivo per il web e sono un giornalista pubblicista.

Scrivo per creare un dialogo con i lettori, per mostrare storie o opere d’arte da far conoscere, o semplicemente per dare informazioni utili.

Scrivo per vivere e vivo per scrivere, o almeno ci provo ;-)

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